Censura, censura e ancora censura… spesso ingiustificata e per motivi stupidi o addirittura per mettere un bavaglio ad argomenti legittimi.
Infatti il problema della censura sui social è piuttosto noto e ne sono tristemente noti Facebook, X (prima Twitter) e anche Linkedin.
Trattando argomenti come NFT o energie e tecnologie alternative pulite sembrano essere argomenti scottati su questi social, infatti parlano di violazione della loro cosiddetta policy.
Ovviamente niente di più falso perché la libertà di espressione è un diritto sacrosanto per tutti.
Ci ho fatto pure alcune canzoni con l’app online SUNO sull’argomento. Questa canzone qui sotto è intitolata per l’appunto “Rubano la Libertà”.
“Rubano la Libertà” – ValentinoMannara.it © 2024 all rights reserved
La libertà di espressione, un diritto di tutti
Per rendere più amichevole ciò che vi riporto ho scritto alla IA Perplexity esattamente come se parlassi con un vecchio amico.
Ecco ciò che ci siamo detti sull’argomento.
IO: “La libertà di espressione è di conseguenza è un diritto, giusto?”
Perplexity: “Sì, esatto. Sulla base delle informazioni fornite dai risultati di ricerca, possiamo affermare che la libertà di espressione è considerata un diritto fondamentale dell’individuo:”
La libertà di espressione come diritto fondamentale
- La libertà di espressione è riconosciuta come un diritto fondamentale dell’essere umano, sancito in importanti documenti internazionali come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
- Questo diritto include la libertà di opinione, la libertà di ricevere e comunicare informazioni e idee senza interferenze da parte delle autorità pubbliche.
- La libertà di espressione è considerata un pilastro essenziale delle società democratiche, in quanto permette il libero dibattito e la circolazione di informazioni e idee.
- Tuttavia, la libertà di espressione non è un diritto assoluto e può essere soggetto a limitazioni, ad esempio per tutelare altri diritti come la dignità umana, la sicurezza nazionale o l’integrità territoriale.
In sintesi, i risultati di ricerca confermano che la libertà di espressione è riconosciuta come un diritto fondamentale dell’individuo, pur non essendo un diritto illimitato e dovendo essere bilanciato con altri interessi e diritti. È un elemento chiave per il funzionamento delle società democratiche.
Citations:
[1] https://www.iusinitinere.it/liberta-despressione-diritto-fondamentale-indice-democrazia-3022
[2] https://lavialibera.it/it-tag-36-liberta_di_espressione
[3] https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2019/644172/EPRS_STU%282019%29644172_IT.pdf
[4] https://www.swissinfo.ch/ita/politica/libert%C3%A0-di-espressione_libert%C3%A0-di-espressione-universale-ma-non-assoluta/46566206
[5] https://fra.europa.eu/it/eu-charter/article/11-liberta-di-espressione-e-dinformazione
IO: “È proprio questo il punto, ultimamente i vari social stanno attuando forme di censura molto severe e sebbene io non faccia spam i miei post sono stati bloccati da Facebook, Twitter e anche Linkedin.”
Perplexity: “Capisco la tua frustrazione riguardo alla censura che stai subendo sui vari social network. Ecco un riepilogo di cosa emerge dai risultati di ricerca”:
Censura sui social network: un fenomeno diffuso e controverso
- I social network sono gestiti da società private che hanno il diritto di imporre le proprie regole e condizioni d’uso. Ciò significa che possono decidere di rimuovere o limitare la visibilità di determinati contenuti, anche se legali.
- La censura sui social può avvenire in vari modi, come la rimozione di post, la sospensione di account o il cosiddetto “shadow ban” che limita la diffusione dei contenuti.
- Questo fenomeno colpisce spesso minoranze, attivisti o testate considerate scomode, come nel caso della censura di contenuti relativi alla Palestina o alla testata sovranista ByoBlu in Italia.
- Le piattaforme social giustificano la censura con la necessità di moderare contenuti ritenuti violenti, falsi o dannosi, ma spesso i criteri applicati sembrano arbitrari e contraddittori.
Possibili soluzioni e vie d’uscita
- A livello europeo, il Digital Services Act (DSA) potrebbe introdurre nuove regole per limitare la censura arbitraria sui social.
- Gli utenti possono provare a utilizzare strategie come l’uso di parole-chiave alternative per aggirare la censura, ma non sempre è efficace.
- In generale, la questione della libertà di espressione sui social è molto complessa e controversa, con posizioni diverse tra chi chiede più controllo e chi difende la libertà totale.
Purtroppo, come utente, hai poche possibilità di contestare direttamente le decisioni delle piattaforme social. L’unica via è continuare a denunciare pubblicamente i casi di censura ingiustificata, nella speranza che emergano soluzioni normative più equilibrate in futuro. Mi dispiace che tu stia vivendo questa situazione frustrante.
Citations:
[1] https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/social-network-e-censura-come-funziona-chi-colpisce-e-perche/
[2] https://altreconomia.it/la-censura-dei-social-media-contro-i-contenuti-sulla-palestina-e-su-gaza-il-caso-meta/
[3] https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/fake_news/
[4] https://areadati.it/news/la-censura-nei-social-network
[5] https://www.olojin.it/it/blog/125/social-media-sempre-pi-censurati
IO: “Ti ringrazio. comunque ho notato che il social chiamato Minds di Bill Ottman non applica tali censure”.
Perplexity: “Hai ragione, il social network Minds fondato da Bill Ottman sembra essere un’alternativa interessante ai principali social che applicano forme di censura sui contenuti”.
Ecco un riepilogo di ciò che emerge dai risultati di ricerca su Minds:
- Minds è una piattaforma social open source basata su blockchain che si distingue per il suo approccio di minima moderazione dei contenuti, a differenza dei maggiori social network[1][3].
- Il CEO Bill Ottman è un attivista per la libertà di informazione che ha lanciato Minds nel 2011 con l’obiettivo di offrire una alternativa ai social tradizionali, basata su trasparenza radicale, monetizzazione, diritti digitali e blockchain[5].
- Minds remunera gli utenti con token in base alle interazioni e al tempo trascorso sulla piattaforma. Gli utenti possono anche ricevere pagamenti diretti in dollari, Bitcoin ed Ether da fan o lanciare i propri siti web[2].
- Secondo Ottman, Minds vuole riempire il vuoto causato dal ban di app cinesi in India, offrendo una piattaforma che rispetta la privacy, la decentralizzazione e la libertà di parola[2].
Quindi Minds sembra essere una valida alternativa per chi vuole condividere contenuti senza subire la censura dei maggiori social network. La sua struttura decentralizzata, basata su blockchain, e il suo approccio di minima moderazione lo rendono un social più libero e trasparente. Potrebbe essere interessante approfondirne le funzionalità e la community.
Citations:
[1] https://www.everand.com/podcast/589543343/Psychological-effects-of-social-media-content-moderation-policies-with-Bill-Ottman
[2] https://www.businessinsider.in/tech/news/minds-an-open-source-social-media-platform-wants-to-fill-the-void-caused-by-the-ban-on-chinese-apps/articleshow/76920187.cms
[3] https://www.griffitts.co/insights-news/bill-ottman-co-founder-ceo-of-minds-talks-about-transparent-private-and-decentralized-social-media-on-blockchain/
[4] https://behavior-podcast.com/how-social-media-censorship-policies-may-affect-polarization-and-radicalization-with-bill-ottman/
[5] https://studentsforliberty.org/blog/event/minds-social-networks-free-speech-and-privacy/
IO: “Lo sto usando infatti da diverso tempo e sono abastanza soddisfatto. cos’altro puoi dirmi sui risultati conseguiti dal social Minds?”
Perplexity: “Sulla base dei risultati di ricerca, possiamo evidenziare alcuni aspetti interessanti sui risultati conseguiti dal social network Minds”:
Crescita della community e adozione da parte degli utenti
- Minds è stato fondato nel 2015 con l’obiettivo di offrire una piattaforma social alternativa, basata su principi di libertà di espressione e trasparenza.
- Negli ultimi anni, la community di Minds sembra essere in costante crescita, attirando utenti interessati a un social network meno censurato e più decentralizzato rispetto ai big come Facebook e Twitter.
Caratteristiche distintive di Minds
- Minds si basa su una struttura blockchain e offre agli utenti la possibilità di guadagnare token digitali in base all’attività svolta sulla piattaforma.
- La piattaforma promuove la libertà di espressione e applica una moderazione molto più limitata rispetto ai social mainstream, evitando la censura di contenuti controversi o politicamente scomodi.
- Minds offre anche funzionalità avanzate come chat crittografate, gruppi tematici, analisi delle metriche e possibilità di monetizzare i contenuti.
Sfide e critiche
- Nonostante i suoi principi di libertà, Minds è stato criticato da alcuni per la presenza di contenuti potenzialmente dannosi o fuorvianti, non adeguatamente moderati.
- Essendo una piattaforma più piccola rispetto ai colossi del settore, Minds deve ancora affrontare la sfida di raggiungere una massa critica di utenti e di diventare una vera alternativa mainstream.
In sintesi, Minds sembra aver raggiunto risultati interessanti nel suo obiettivo di offrire una piattaforma social più libera e decentralizzata, attirando una community di utenti interessati a questo modello alternativo. Tuttavia, deve ancora affrontare alcune sfide per diventare una vera e propria alternativa di massa ai social network tradizionali.
Citations:
[1] https://www.crypto.it/2023/09/08/minds-il-social-network-decentralizzato-che-fa-tremare-facebook/
[2] https://www.artandfashionbysportelli.com/post/minds-il-social-network-antagonista-di-facebook-protegge-la-vostra-privacy-e-vi-rende-liberi
[3] https://www.stateofmind.it/2021/02/social-network-censura/
[4] https://www.merita.biz/minds-com/
[5] https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/social-network-e-censura-come-funziona-chi-colpisce-e-perche/
IO: Mi sembra infatti di capire che oltre a censurare i maggiori social guadagno con i nostri dati in maniera indiscriminata, giusto?”
Perplexity: “Sì, esattamente. Dai risultati di ricerca emerge che i principali social network non solo applicano forme di censura discutibili, ma guadagnano anche in maniera indiscriminata sui dati degli utenti”:
Profitti basati sui dati degli utenti
- I social network come Facebook, Twitter, Instagram e YouTube traggono enormi profitti monetizzando i dati e le attività degli utenti sulla loro piattaforma.
- Attraverso la raccolta e l’analisi dei dati degli utenti, questi social network creano profili dettagliati che vengono poi venduti a inserzionisti pubblicitari e aziende.
- Questo modello di business basato sulla pubblicità mirata e sulla profilazione degli utenti genera miliardi di dollari di entrate per le società che gestiscono i social network.
Mancanza di trasparenza e controllo degli utenti
- Gli utenti spesso non hanno piena consapevolezza di come i loro dati vengano raccolti e utilizzati dalle piattaforme social.
- Le policy sulla privacy sono spesso opache e gli utenti hanno poco controllo su come i loro dati personali vengono gestiti e sfruttati.
- Ciò solleva preoccupazioni in merito alla privacy, all’autonomia degli individui e alla concentrazione di potere nelle mani di poche grandi aziende tech.
Quindi, oltre alla censura, i social network dominanti sembrano sfruttare in maniera indiscriminata i dati degli utenti per generare profitti, spesso senza una reale trasparenza e controllo da parte degli stessi utenti. Questo aspetto è molto criticato da esperti e attivisti per i diritti digitali.
IO: “Grazie per il tuo aiuto. Se tu potessi dire qualcosa agli utenti dei social che subiscono questi abusi che cosa gli diresti?”
Perplexity: “Se potessi dire qualcosa agli utenti dei social network che subiscono gli abusi di censura e sfruttamento dei dati, ecco cosa direi”:
Cari utenti,
Capisco la vostra frustrazione e preoccupazione per le pratiche scorrette e poco trasparenti di molti social network dominanti. Siete vittime di un sistema che mette i profitti e il potere di poche aziende davanti ai vostri diritti fondamentali.
Nonostante la censura e i tentativi di limitare la vostra libertà di espressione, non dovete arrendervi. La vostra voce conta e avete il diritto di essere ascoltati. Continuate a denunciare pubblicamente questi abusi, unite le forze e fate pressione affinché vengano introdotte regole più eque e trasparenti per la gestione dei dati e dei contenuti online.
Esplorate anche alternative più rispettose della privacy e della libertà, come il social network Minds che sembra offrire maggiori garanzie in tal senso. Unitevi a comunità di utenti consapevoli e impegnatevi per costruire un futuro digitale più equo e democratico.
Non lasciatevi intimorire. La vostra libertà di espressione e il controllo sui vostri dati personali sono diritti fondamentali che dovete rivendicare con forza. Insieme possiamo fare la differenza e spingere per un cambiamento positivo nel panorama dei social media.
Siate coraggiosi e non smettete mai di far sentire la vostra voce. Il futuro del web è nelle vostre mani.
Perplexity AI
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