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Gioielleria e anelli da donna creati con intelligenza artificiale – Parte 1

Gioielleria, un settore da sempre apprezzato, specialmente da parte del pubblico femminile.

Eppure il settore è in continua evoluzione e, potrebbe sembrarvi strano, l’intelligenza artificiale entra anche in questo settore e non sono il primo ad aver fatto esperimenti.

Ebbene sì, la frontiera digitale e la tecnologia non si fermano mai e rientrano in qualsiasi ambito ormai, anche nei settori più improbabili.

Ma non solo… il settore della gioielleria e dell’arte orafa è una delle mie tante passioni e confesso che mi sarebbe piaciuto esprimere la mia arte creativa anche in questo ambito.

Dopo aver quasi dimenticato “nel cassetto” questa passione ecco che ritorna alla ribalta nella mia mente in quanto ho cominciato a fare i primi esperimenti con alcuni anelli da donna.

Questo sarà soltanto il primo articolo che dedicherò al settore dei gioielli, quindi se vi piace l’argomento vi suggerisco di seguirmi e di restare aggiornati.

Tenendo sempre presente che le immagini e i progetti esposti in questo articolo e nel resto del blog sono come sempre protetti da Copyright, pertanto una qualsiasi imitazione anche solo parziale senza autorizzazione sarà perseguita civilmente e penalmente.

Gioielleria e anelli da donna creati con la IA – Anelli in Platino e Ametista

In questa branca della gioielleria sono stato guidato, o meglio ispirato, dalle preferenze di una mia cara amica di Brindisi che ama molto la pietra di Ametista.

Le chiesi se preferiva l’Oro o il Platino e scoprii che abbiamo in comune una preferenza per il Platino in quanto personalmente amo la brillantezza della luce bianca e pura.

Personalmente non disdegno l’Oro ma il Platino ha un fascino tutto particolare e gli amanti del genere sanno bene di cosa sto parlando.

Ecco a voi i primi esperimenti di anelli da donna creati con intelligenza artificiale, in questo caso in platino con pietra di ametista e le creai mesi fa con l’app sperimentale di Bing che allora era basata su DALL-E 2.

Tenendo ben presente che questi sono soltanto alcuni dei risultati che l’anno scorso sono riuscito a conseguire con la precedente tecnologia DALL-E 2, visto che ora siamo alla nuova DALL-E 3 e che nel frattempo ho avuto modo di sperimentare.

Vi piacciono questi primi risultati?

Se sì, fatemelo sapere nei commenti o sui social.

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