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L’indipendenza digitale comincia da te: perché la tecnologia non va temuta, ma compresa

Non lasciamoci scoraggiare: la privacy e la tecnologia sono questioni per tutti, non solo per cosiddetti “esperti”.

Infatti viviamo in un’epoca in cui la tecnologia è dappertutto: la usiamo per orientarci, comunicare, lavorare, imparare, cercare opportunità o semplicemente per condividere la nostra quotidianità.

Eppure, tantissime persone continuano a sentirsi escluse o incapaci di gestire in autonomia un semplice smartphone o proteggere i propri dati online. Il problema principale?

Un pregiudizio culturale che ci fa credere che “la roba tecnica” non sia per noi e si chiude la mente a priori.

Ma questa è una convinzione da superare, perché la tecnologia non è – e non deve essere – una montagna insormontabile.

Imparare è possibile (e necessario): la tecnologia è nata per semplificare

Come tecnico informatico, blogger e copywriter posso affermare che, come dico sempre di solito “la tecnologia nasce per semplificare, non per complicare”.

Bisogna solo superare il blocco mentale dell’“io non sono capace” e prendersi il tempo per sperimentare senza paura di sbagliare.

@valentinofmannara

Diretta Live del 24 Giugno 2025 – La libertà minacciata sui social. Il pericolo non è solo in termini di cyber-crimine ma anche di abuso di potere da parte dei potenti della Terra che, a tutti gli effetti, trattano ognuno di noi come un potenziale criminale con la scusa di spiarci. Anche la censura indiscriminata e arbitraria è un pericolo per la libertà individuale e della libertà e diritto di esprimersi senza dover temere ritorsioni, a patto ovviamente che condividiamo contenuti non pericolosi.Voi che cosa ne dite? Fatemelo sapere nei commenti. https://valentinomannara.it info@valentinomannara.it live censura libertà social blog

♬ suono originale – ValentinoMannara.it – ValentinoMannara.it

Una questione di consapevolezza, non di genialità

Delegando troppo, perdiamo la consapevolezza di cosa succede ai nostri dati ogni giorno. Ma non occorrono capacità “da hacker”: bastano pochi principi e tanta curiosità.

Informarsi, provare browser sicuri, gestire i permessi delle app, scegliere app di messaggistica cifrate sono tutte scelte alla portata di chiunque.

L’indipendenza digitale parte dallo spirito critico

La vera svolta è abbracciare una mentalità attiva: non accettare passivamente regole imposte da colossi e piattaforme, ma domandarsi quali alternative esistono, leggere, provare e sbagliare.

Chiunque, anche chi si sentiva escluso, può diventare esempio per altri nella tutela consapevole dei propri dati e sviluppare un sano pensiero critico come ho accennato in un precedente articolo.

Ognuno può essere protagonista

È tempo di cambiare prospettiva: impariamo a scegliere e capire la tecnologia, per vivere una libertà digitale autentica.

Il primo passo? Fidati delle tue capacità. Non delegare, sii protagonista!

Box di approfondimento: Le basi della privacy digitale

  • Cosa sono i “dati personali”?
    Tutte le informazioni che ti identificano: nome, indirizzo, telefono, posizione, abitudini online.
  • Perché vengono raccolti?
    La maggior parte delle app usa i dati per: pubblicità mirata, migliorare servizi, vendere statistiche a terzi.
  • Chi può accedervi?
    Non solo la piattaforma che usi (es. Google, Meta), ma spesso anche aziende partner o sconosciute.
  • Come proteggersi subito:
    • Imposta password uniche e robuste
    • Attiva la verifica in due passaggi
    • Usa browser che rispettano la privacy
    • Limita le autorizzazioni delle app alle funzioni essenziali.

Testimonianze: voci di chi ha scelto di essere indipendente

“All’inizio avevo paura di sbagliare e di non riuscire. Poi ho provato a sostituire Google Maps con CoMaps e, poco a poco, ho capito che era molto più semplice di quanto pensassi. Ora mi sento più sicura nel gestire le app e so come proteggere meglio i miei dati.”
– Silvia, 56 anni, pensionata

CoMaps è la migliore app di navigazione offline Open Source e che rispetta la privacy dell’utente.
È semplicissima da usare e utilizza le mappe da installare sul dispositivo scaricate da OpenStreetMap.
Provatela, non la lascerete più.
https://www.comaps.app/it/
comaps #openstreetmap #opensource #privacy #mappe

“Avevo sempre affidato la configurazione dello smartphone a mio figlio. Poi mi sono informato su browser alternativi e password manager, ho chiesto qualche consiglio (anche online!) e ora faccio tutto da solo. È una bella soddisfazione!”
– Carmelo, 62 anni, ex operaio

FAQ e Conclusione: domande e dubbi frequenti sulla privacy e la tecnologia

Sono negato coi computer: posso davvero imparare queste cose?
Sì! Nessuno nasce esperto. Inizia con piccoli passi: cambia motore di ricerca, prova ad installare una nuova app, chiedi aiuto solo quando serve. La pratica è la chiave.

Se sbaglio qualcosa rischio di peggiorare la situazione?
Sbagliare è normale, ma la maggior parte delle impostazioni tecnologiche sono reversibili. Segui guide affidabili e pian piano prenderai confidenza.

Le alternative a Google o a Facebook sono davvero alla portata di tutti?
Molte lo sono. CoMaps, DuckDuckGo, Brave, Bitwarden sono app pensate per essere intuitive. E spesso le comunità online offrono aiuto e tutorial spesso gratuiti.

Perché dovrei preoccuparmi se tutti usano comunque le grandi piattaforme?
Anche piccoli passi individuali, se adottati da più persone, stimolano le aziende ad adottare pratiche più etiche. E accrescono la tua indipendenza.

Questo articolo ti è piaciuto? Fammelo sapere nei commenti.

Se invece hai bisogno di aiuto tecnico professionale puoi acquistare anche solo un’ora di assistenza remota e contattami negli orari indicati alla pagina a questo link, oppure scrivimi una mail o contattami via Telegram.

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