Comunicazioni dal blogger

Sistemi GNU/Linux in ambito desktop, gli utenti aumentano ma non della PA italiana… ovviamente!

I sistemi GNU/Linux per l’utilizzo in ambito desktop hanno sempre avuto una fetta di mercato molto ristretta, tant’è che per lungo tempo si è pensato che non superasse l’1%.

Ma sono felice invece di comunicarvi che la percentuale è ben più alta, questo grazie alle numerosissime novità, gli sviluppi e i contributi anche nell’ambito gaming grazie all’impegno di Valve su Steam con le librerie Proton.

Infatti le librerie Proton hanno consentito praticamente a tutti gli utenti GNU/Linux in ambito desktop di accedere a titoli importantissimi e addirittura di godere migliori performance.

Oltre a questo anche NVIDIA ha dato un grande contributo rilasciando i suoi driver in chiave Open Source… ma addentriamoci meglio nei dettagli.

Vorrei sottolineare che l’articolo è scritto in maniera tale che sia gli utenti più esperti che quelli nuovi all’argomento possano comprendere tale materiale esposto.

Sistemi GNU/Linux… per chi?

Negli ultimi anni, l’adozione di Linux come sistema operativo desktop ha mostrato segni di crescita significativa.

Ecco alcuni dati recenti che evidenziano questa tendenza:

  • Quota di Mercato: A luglio 2023, Linux ha raggiunto una quota di mercato del 3.08% sui desktop, un incremento rispetto agli anni precedenti[2]. Questo dato è significativo considerando che Linux ha storicamente lottato per superare il 2%.
  • Numero di Utenti: Le stime indicano che ci sono tra 25 e 30 milioni di utenti Linux a livello globale, escludendo gli utenti di Chrome OS. Alcuni rapporti suggeriscono che il numero totale, inclusi gli utenti di Chrome OS, potrebbe arrivare a 35-40 milioni[1].
  • Crescita Continua: Secondo Statcounter, la quota di Linux sui desktop è aumentata costantemente, avvicinandosi a 4% a dicembre 2023, segnando una crescita rispetto ai dati precedenti dove raramente si superava il 2%[4].

Questi dati suggeriscono un trend positivo per l’adozione di Linux nel settore desktop, con una crescita che sembra destinata a continuare.

Fonti e citazioni:
[1] https://www.kensan.it/articoli/Linux_numero_di_utenti.php
[2] https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=653268
[3] https://docs.nitrokey.com/it/u2f/linux/desktop-login
[4] https://www.laseroffice.it/blog/2024/01/06/a-ben-leggere-linux-supera-quota-6-di-utenti-desktop/
[5] https://www.miamammausalinux.org/2018/04/ma-alla-fine-quanti-utenti-linux-ci-sono-in-tutto/comment-page-1/
[6] https://www.laseroffice.it/blog/2023/03/06/quali-sono-la-distribuzione-ed-il-desktop-preferito-dagli-utenti-linux-fossforce-lo-ha-chiesto-ai-suoi-utenti/
[7] https://stefanospagnolo.jimdofree.com/i-miei-nuovi-utenti-gnu-linux/
[8] https://www.miamammausalinux.org/2021/09/il-2021-e-lanno-di-linux-sul-desktop-davvero-senza-ombra-di-dubbio/comment-page-1/

Distribuzioni GNU/Linux in ambito desktop più popolari

Attualmente, la distribuzione GNU/Linux più popolare è Ubuntu. Questa distribuzione è ampiamente riconosciuta e utilizzata, specialmente tra i principianti, grazie alla sua facilità d’uso e alla vasta comunità di supporto.

Ubuntu è stata lanciata nel 2004 con l’obiettivo di rendere Linux accessibile a un pubblico più ampio, e ha avuto un impatto significativo sulla diffusione di Linux nel mercato desktop[5].

Altre distribuzioni popolari includono Debian, da cui Ubuntu deriva, e Fedora, che è conosciuta per le sue caratteristiche all’avanguardia e per essere strettamente legata al mondo Red Hat.

Anche distribuzioni come Linux Mint e Manjaro stanno guadagnando popolarità, soprattutto tra gli utenti che cercano un’esperienza desktop più tradizionale o personalizzabile[5][6].

Fonti e citazioni:
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Controversia_sul_nome_GNU/Linux
[2] https://www.gnu.org/gnu/linux-and-gnu.it.html
[3] https://guiodic.wordpress.com/2008/07/24/guida-per-principianti-a-gnulinux-ecco-come-e-fatto-il-nostro-sistema-operativo-preferito/
[4] https://www.linuxzine.it/articoli/linux
[5] https://www.alternativalinux.it/distribuzioni-linux-per-principianti-2023/
[6] https://www.laseroffice.it/blog/2024/01/06/a-ben-leggere-linux-supera-quota-6-di-utenti-desktop/
[7] https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=653268
[8] https://www.miamammausalinux.org/2021/09/il-2021-e-lanno-di-linux-sul-desktop-davvero-senza-ombra-di-dubbio/comment-page-1/

La libertà di Fedora – SUNO

Parlando di Fedora…

Secondo i dati più recenti, la quota di mercato di Fedora come sistema operativo desktop si attesta intorno al 3-4%[1]. Ecco un riepilogo della situazione:

Quota di Mercato

  • A luglio 2023, Linux nel suo complesso ha raggiunto una quota di mercato del 3.08% sui desktop[1]
  • La quota di Linux si è avvicinata al 4% a dicembre 2023, in costante crescita rispetto agli anni precedenti[1]

Distribuzione Preferita

  • La distribuzione Linux più popolare per desktop è Ubuntu, seguita da Debian e Fedora[2]
  • Fedora è conosciuta per le sue caratteristiche all’avanguardia e per essere strettamente legata al mondo Red Hat[2]

Numero di Utenti

  • Si stima che ci siano tra 25 e 30 milioni di utenti Linux a livello globale, escludendo gli utenti di Chrome OS[1]
  • Il numero totale, inclusi gli utenti di Chrome OS, potrebbe arrivare a 35-40 milioni[1]

Quindi in sintesi, mentre Linux nel suo complesso sta guadagnando terreno sul desktop, Fedora rimane una distribuzione di nicchia preferita dagli utenti più esperti e vicini al mondo enterprise.

Ma il trend generale di crescita dell’ecosistema Linux sui desktop lascia ben sperare anche per il futuro di Fedora in questo ambito.

Fonti e citazioni:
[1] https://fedoraproject.org/wiki/User_Guide_-_Sharing_Your_Desktop
[2] https://www.reddit.com/r/Fedora/comments/1ash79t/sharing_in_fedora_using_the_gnome_ui_is/
[3] https://fedoramagazine.org/sharing-the-computer-screen-in-gnome/
[4] https://docs.fedoraproject.org/en-US/fedora/latest/system-administrators-guide/basic-system-configuration/Managing_Users_and_Groups/
[5] https://docs.fedoraproject.org/en-US/quick-docs/samba/
[6] https://discussion.fedoraproject.org/t/how-to-share-fedora-36-gnome-desktop-with-another-machine-running-linux/76182
[7] https://www.kensan.it/articoli/Linux_numero_di_utenti.php
[8] https://docs.nitrokey.com/it/u2f/linux/desktop-login

Parlando di Pop!_OS dell’azienda americana System76…

Pop!_OS è una distribuzione Linux sviluppata da System76, particolarmente apprezzata nel contesto desktop per la sua interfaccia user-friendly e le funzionalità orientate agli sviluppatori e ai professionisti del settore.

Attualmente, Pop!_OS non ha una quota di mercato specificamente riportata nei dati generali sul mercato desktop Linux, ma è considerata una delle distribuzioni in crescita e molto popolare tra gli utenti di Linux, specialmente tra coloro che utilizzano hardware di System76.

Trend Generali di Linux

Nel complesso, Linux ha raggiunto una quota di mercato del 4.45% a luglio 2024, in aumento rispetto al 3.12% dell’anno precedente[3].

Anche se Pop!_OS non è la distribuzione più utilizzata (che è Ubuntu), il suo design e le sue funzionalità la rendono una scelta preferita per molti utenti, in particolare per il gaming e lo sviluppo software.

Conclusione

Pop!_OS continua a guadagnare popolarità e potrebbe contribuire all’aumento della quota di mercato di Linux nel suo insieme, ma non ha ancora raggiunto un livello di utilizzo tale da essere evidenziato nei dati di mercato come distribuzione principale.

Fonti e citazioni:
[1] https://gs.statcounter.com/os-market-share/desktop/worldwide
[2] https://www.coolest-gadgets.com/operating-systems-statistics/
[3] https://www.mescomputing.com/news/business/linux-s-desktop-market-share-climbs
[4] https://itsfoss.com/linux-market-share/
[5] https://en.wikipedia.org/wiki/Usage_share_of_operating_systems
[6] https://www.statista.com/statistics/218089/global-market-share-of-windows-7/
[7] https://linux.slashdot.org/story/24/03/04/2159239/linux-passes-4-desktop-market-share
[8] https://www.reddit.com/r/linux/comments/1b4xntq/linux_is_at_403_global_marketshare/

Complice anche la ricerca di sicurezza? Certo!

Sì, la crescente preoccupazione per la sicurezza e la privacy ha spinto molti utenti a considerare il passaggio a sistemi GNU/Linux.

Motivi per il Passaggio a GNU/Linux

  1. Problemi di Privacy in Windows: Le versioni recenti di Windows, come Windows 10 e 11, hanno ricevuto critiche per la raccolta e la gestione dei dati degli utenti. Microsoft ha ampiamente implementato funzionalità che consentono la raccolta di informazioni personali, suscitando preoccupazioni tra gli utenti riguardo alla privacy e alla sicurezza dei propri dati[1][4][5].
  2. Raccolta di Dati: Windows è stato accusato di avere impostazioni predefinite che consentono la raccolta di dati senza il consenso esplicito degli utenti. Questo include informazioni su attività online, posizioni GPS e altro ancora, il che ha portato a una crescente sfiducia nei confronti del sistema operativo[1][3][4].
  3. Alternativa Sicura: GNU/Linux, al contrario, è spesso visto come una soluzione più sicura e rispettosa della privacy. Le distribuzioni Linux tendono a non raccogliere dati degli utenti e offrono un maggiore controllo sulle impostazioni di privacy, attirando coloro che sono preoccupati per la sorveglianza e la sicurezza delle informazioni personali[3][6].

In altre parole…

Di conseguenza, sempre più utenti, in particolare quelli consapevoli delle problematiche legate alla privacy, stanno migrando verso sistemi GNU/Linux per sfruttare un ambiente più sicuro e con meno rischi di violazione della privacy.

Fonti e citazioni:
[1] https://www.trendmicro.com/vinfo/us/security/news/online-privacy/windows-10-privacy-issues-there-s-an-off-button-for-that
[2] https://support.microsoft.com/en-us/windows/automatically-fix-windows-security-issues-9041b976-e664-1a1d-0a82-607b0cbd7fc4
[3] https://www.reddit.com/r/PrivacyGuides/comments/12u23rg/whats_so_bad_about_windows_11/
[4] https://www.bleepingcomputer.com/news/microsoft/microsofts-new-windows-11-recall-is-a-privacy-nightmare/
[5] https://www.computerworld.com/article/2123524/windows-recall-a-privacy-nightmare.html
[6] https://nguard.com/sa-microsofts-recall-saga-continuous-coverage-and-latest-news/
[7] https://duo.com/decipher/privacy-security-concerns-mount-over-microsoft-recall-feature
[8] https://docs.fedoraproject.org/en-US/fedora/latest/system-administrators-guide/basic-system-configuration/Managing_Users_and_Groups/

Se solo le pubbliche amministrazioni osservassero l’articolo 68 CAD…

Le pubbliche amministrazioni italiane stanno affrontando notevoli difficoltà legate all’utilizzo di Windows, in particolare a causa della fine del supporto per versioni obsolete come Windows 7 e Windows Server 2008.

Problemi Riscontrati

  1. Vulnerabilità di Sicurezza: Con la cessazione degli aggiornamenti per Windows 7 dal gennaio 2020, oltre il 50% dei PC nelle pubbliche amministrazioni continua a utilizzare questo sistema operativo, rendendoli estremamente vulnerabili a attacchi informatici. Questo è stato confermato dal Cert-Pa, che ha evidenziato come tali vulnerabilità possano avere un impatto significativo sulla sicurezza dei dati gestiti dalle PA[1][4].
  2. Difficoltà di Aggiornamento: Molte amministrazioni pubbliche non sono riuscite a migrare a versioni più recenti di Windows, come Windows 10, a causa di problemi di budget e compatibilità software. Circa il 20% dei server utilizzati è ancora basato su Windows 2008, e alcuni sistemi più obsoleti sono addirittura su Windows 2003[1][4].
  3. Implicazioni Legali: L’uso di sistemi obsoleti può comportare anche problematiche legali, specialmente in relazione al GDPR, che richiede misure adeguate per la protezione dei dati personali. Le amministrazioni che continuano a utilizzare Windows 7 dopo la fine del supporto potrebbero incorrere in sanzioni se si verificano violazioni della sicurezza[4].

In breve…

Questi fattori hanno portato a una crescente considerazione dell’adozione di sistemi alternativi, come GNU/Linux, che offrono maggiore sicurezza e privacy.

La transizione a sistemi operativi più moderni e sicuri è diventata una priorità per garantire la protezione dei dati e il funzionamento efficiente delle pubbliche amministrazioni.

Nonostante dal 2005 sia stato emanato l’articolo 68 CAD per la migrazione ai sistemi Open Source tale provvedimento ovviamente non viene osservato con conseguenze chiaramente disastrose.

Con conseguenza fuga di dati sensibili degli utenti…

Esattamente, l’utilizzo di sistemi operativi obsoleti e vulnerabili come Windows 7 nelle pubbliche amministrazioni può comportare un serio rischio di fuga di dati sensibili. Ecco alcuni punti chiave che evidenziano questa problematica:

Rischi di Fuga di Dati

  1. Vulnerabilità di Sicurezza: I sistemi operativi non aggiornati non ricevono patch di sicurezza, rendendoli suscettibili a exploit e attacchi informatici. Gli hacker possono sfruttare queste vulnerabilità per accedere a informazioni sensibili, come dati personali, documenti riservati e informazioni finanziarie.
  2. Attacchi Ransomware: Le pubbliche amministrazioni sono spesso obiettivi di attacchi ransomware, in cui i dati vengono criptati e i criminali chiedono un riscatto per il ripristino. Questi attacchi possono portare alla perdita permanente di dati sensibili e alla compromissione della privacy degli utenti.
  3. Conseguenze Legali e Reputazionali: La fuga di dati sensibili può avere gravi conseguenze legali per le amministrazioni pubbliche, in particolare in relazione al GDPR. Le sanzioni per la violazione della protezione dei dati possono essere significative, e la reputazione dell’ente può subire danni irreparabili.
  4. Fiducia degli Utenti: La sicurezza dei dati è fondamentale per mantenere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche. Incidenti di fuga di dati possono erodere questa fiducia, portando a una maggiore riluttanza da parte degli utenti a condividere informazioni personali.

E quindi?

In sintesi, l’uso di sistemi operativi obsoleti come Windows 7 nelle pubbliche amministrazioni italiane non solo aumenta il rischio di attacchi informatici, ma può anche portare a gravi conseguenze per la sicurezza dei dati sensibili degli utenti.

È fondamentale che le amministrazioni considerino seriamente la migrazione verso soluzioni più sicure e aggiornate, come GNU/Linux, per proteggere le informazioni dei cittadini.

Ma voi avete visto la reale volontà da parte dello Stato o della pubblica amministrazion in genere di optare per un cambiamento serio? Figuriamoci… nemmeno a parlarne, no?

L’INPS? Un esempio di pessima figura tutta italiana!

Purtroppo l’INPS ha subito diversi problemi di sicurezza e privacy negli ultimi anni, che hanno causato gravi disagi agli utenti e danneggiato la reputazione dell’istituto. Ecco un riepilogo delle principali criticità emerse:

Truffe Online e Phishing

L’INPS ha ricevuto numerose segnalazioni di tentativi di phishing, con false email che invitano a cliccare su link per aggiornare dati personali o coordinate bancarie, con la promessa di rimborsi o pagamenti. Questi link portano a siti web contraffatti che rubano i dati degli utenti[3].

Violazione della Privacy

Nel 2019 l’INPS ha subito una grave violazione della privacy, con la pubblicazione online di dati sensibili di migliaia di pensionati. Questo incidente ha sollevato forti critiche sulla gestione della sicurezza dei dati da parte dell’istituto[4].

Siti Web Instabili

Il portale web dell’INPS ha spesso subito malfunzionamenti e periodi di indisponibilità, impedendo agli utenti di accedere ai servizi online. Questo ha causato disagi e lunghe attese per ottenere informazioni e prestazioni[2].

Sistemi Operativi Obsoleti

Molti PC dell’INPS utilizzano ancora Windows 7, un sistema operativo non più supportato da Microsoft dal 2020. Questo li rende vulnerabili ad attacchi informatici e furti di dati. L’istituto deve accelerare la migrazione a sistemi più sicuri dalle versioni di Windows 10 a Linux[4].

In sintesi, l’INPS deve affrontare sfide significative per migliorare la sicurezza dei propri sistemi informatici e proteggere adeguatamente i dati personali degli utenti. Investimenti in formazione del personale, aggiornamento tecnologico e procedure di sicurezza più robuste sono essenziali per evitare il ripetersi di incidenti dannosi per la fiducia dei cittadini.

Concludendo…

La fetta di utenza che sta passando ai sistemi GNU/Linux in ambito desktop senza dubbio aumenta, tuttavia c’è ancora bisogno di software importanti per la grafica e il fotoritocco Affinity Photo e simili.

Adobe nemmeno a parlarne, troppo impegnati a fare soldi snobbando per anni i sistemi GNU/Linux asserendo che la percentuale di utenza risulti troppo bassa impedendo loro di guadagnare.

In ogni caso la percentuale sta aumentando davvero e da utente Linux da parecchi anni che nel frattempo ha pure utilizzato (purtroppo) anche Windows 11 direi che con POP OS sto davvero bene e da circa un anno ormai ne sto facendo completamente a meno.

Vorrei potervi incraggiare a passare ai sistemi GNU/Linux ma chiaramente resta una vostra scelta e da professionista posso aiutarvi valutando ovviamente di avvalervi dei miei servizi professionali.

Altrimenti potete sperimentare voi stessi per conto vostro.

Lasciate nei commenti il vostro pensiero e i vostri pareri, di sicuro mi farà piacere sentire la vostra su questo articolo.

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